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Ti é mai capitato di trovarti in un momento della giornata in cui svuoteresti tutto il frigorifero e la dispensa? Hai mai mangiato perché ti senti triste, nervoso, arrabbiato?

Il nostro comportamento alimentare può essere influenzato dalle emozioni che quotidianamente proviamo. Come ho già spiegato in un mio precedente articolo ( Le emozioni ) le emozioni sono in grado di controllare e influenzare le nostre vite più di qualsiasi altra cosa, sono in grado di farci compiere azioni che mai avremmo pensato di compiere solo perché in quel dato momento eravamo condizionati da un particolare stato d’animo.

La fame nervosa (denominata anche “eating emozionale”, “fame da stress” o “fame compulsiva”) è una condizione o per meglio dire uno stato psicofisico di malessere che può capitare a tutti. Significa mangiare nonostante non si abbia fame, essere pervasi da un impulso quasi irrefrenabile, ingozzarsi per poi sentirsi in colpa.

Ci si rifugia nel cibo per premiarsi o ancora per consolarsi di qualcosa che non è andato secondo le nostre aspettative. Si può essere presi da un attacco di fame nervosa per noia, tristezza, ansia; ecco che ancora una volta lasciamo che le emozioni abbiano il sopravvento su di noi. Hai mai pensato di rivolgerti alla figura dello Psicologo per capire da cosa sono scatenate queste azioni? La sensazione fisica che si prova non è il normale bisogno di cibo che si sente quando si è affamati ma è una condizione psicologica, un impulso che parte dal cervello e non dall’apparato digerente. La fame nervosa è dovuta a meccanismi psichici che ti portano a mangiare o meglio ingurgitare in modo compulsivo grandi quantità di cibo senza un reale bisogno fisico.

Quali sono le cause di queste azioni? Esse possono essere di diversa natura come eventi negativi, stress, problematiche o difficoltà relazionali. L’abbuffata risulta essere una consolazione a questi eventi fortemente emotivi, attenzione però, una consolazione momentanea perché in seguito potrebbe subentrare senso di colpa per l’azione appena compiuta. Come appena detto i momenti in cui si prova fame sono sempre accompagnati da una sensazione di ansia più o meno accentuata, ansia che si placa, lasciando il posto ad una sensazione di rilassamento una volta terminato di mangiare. La sensazione di rilassamento lascia poi il posto al senso di colpa.

Quando questi episodi aumentano di frequenza possono disturbare e in qualche modo alterare la normale quotidianità creando problemi anche di natura fisica come aumento di peso, sensazione di pesantezza e affaticamento mentale, non solo fisico.

A Bolzano la figura dello Psicologo può aiutarti a capire quale sia la causa scatenante di questi episodi, il motivo per il quale ti trovi a volerti abbuffare. Potrebbe essere per una mancanza, un senso di vuoto o di solitudine, un momento di passaggio nella tua vita, un cambiamento tutti aspetti che andrebbero analizzati e guardati sotto un altro punto di vista.

A proposito di questo, ti consiglio di leggere il mio articolo Quando andare dallo Psicologo

 

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